Axumin, un radiofarmaco utilizzato con la PET negli uomini con elevati livelli ematici di PSA per sospetta recidiva di tumore alla prostata
Axumin è un medicinale diagnostico usato con una scansione corporea per verificare l’eventuale presenza di recidive del cancro alla prostata.
Viene utilizzato specificamente con la scansione corporea nota come tomografia a emissione di
positroni ( PET ) negli uomini con sospetta recidiva a fronte di livelli ematici di antigene prostatico
specifico ( PSA ).
Axumin è un radiofarmaco, e contiene il principio attivo Fluciclovina ( 18F ), che emette una piccola quantità di radiazioni.
Axumin è disponibile come soluzione iniettabile, somministrata in vena circa 3-5 minuti prima che il paziente debba sottoporsi a una PET.
Axumin può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica e la PET deve essere eseguita da un
operatore sanitario opportunamente qualificato.
I risultati devono essere letti da un operatore sanitario adeguatamente formato nell’interpretazione di immagini PET.
Il principio attivo di Axumin, Fluciclovina ( 18F ), emette una piccola quantità di radiazioni e agisce
penetrando nelle cellule tumorali della prostata tramite strutture ( LAT-1 e ASCT2 ) presenti in quantità elevate sulla superficie di queste cellule.
Una volta penetrato nelle cellule tumorali, emette radiazioni rilevate sulla PET, consentendo ai medici di individuare la posizione del cancro.
Studi hanno dimostrato che le scansioni con Axumin hanno un’elevata probabilità di rilevare
correttamente le sedi del cancro alla prostata in caso di recidiva.
In uno studio principale riguardante cartelle cliniche di 115 uomini, le PET con Axumin che hanno mostrato la presenza di recidiva del cancro erano corrette nel 79% dei casi, come successivamente confermato da studi di laboratorio sui tessuti.
Inoltre, nei casi in cui le PET rilevavano che non era presente recidiva in un paziente, tali risultati erano corretti nel 92% dei casi.
È importante notare che una scansione negativa non era garanzia di assenza di recidiva.
Tutti gli uomini partecipanti allo studio presentavano segni di una possibile recidiva, quali aumenti dei livelli ematici di PSA, una proteina prodotta dalle ghiandole prostatiche.
Gli effetti indesiderati più comuni di Axumin ( che possono riguardare 1-10 pazienti su 100 ) sono
disturbi del gusto, alterazione del senso dell’olfatto e dolore o eruzione cutanea in sede di iniezione.
Axumin rilascia un quantitativo di radiazioni molto basso, con un rischio molto basso di comparsa di tumore o anomalie ereditarie.
In conclusione, le PET con Axumin sono efficaci nel rilevare il tumore alla prostata e possono aiutare a escludere la presenza del cancro.
Gli effetti indesiderati rilevati con il prodotto sono rari e lievi e non vi sono rischi gravi per la sicurezza. Inoltre, il rischio di radiazioni è molto basso e ai medici viene consigliato di
usare le dosi più basse necessarie. ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
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